Genova sul retro ) (*)
 
   Genova lì sotto
bianca di tramontana
nell' aria tagliente del mattino,
un mare immobile, acquattato,
timoroso come una lepre.
   Varcata la porta di Granarolo
il sole si smarrisce
sui crinali della riviera
e, dietro l' angolo del sentiero,
il luccichio della brina
orna questo spazio sperduto,
accoccolato in una tana.
   Respiriamo appena
sospesi in questo otre
colmo di rumori,
tra bisbigli multipli di fronde
vaghe traiettorie contorte,
ostinate foglie morte di roverella
avvinghiate ai rami oltre la vita.
   I nostri piedi affaticati
scivolano silenziosi
verso i piani di Fregoso,
ci perdiamo
in questo spazio misterioso,
questo luogo senza tempo,
nel tenue chiacchiericcio
di suoni senza vento,
latrati di cani dolenti,
persiane spalancate
su letti rifatti a puntino,
ceppi roventi nel camino,
odore aspro di pollaio,
gerani, ortensie, ciclamini
fondi di caffè sparsi nei vasi
assenza di bambini.
   Sulle cime dei carpini spogli
decolla con passione
un maschio di poiana
in volo a festone.
   Al di là del ruscello
improvvisa la salita toglie il fiato
si placa in un nulla il nostro vagare
sul piazzale di Begato.
 
Genova, marzo 2009
 
         (*) Segnalata al Concorso Parole e immagini, MELLANA DI BOVES, 2020.Cfr.:
             http://festeggiamentimellana.blogspot.com/2020/07/verdetto-parole-ed-immagini-2020.html