Trenta quaranta...
 
   Siamo arrivati a trenta
guizzando come lampi,
vagando dentro al vento
vivendo senza scampo.
   E' prossimo il trentuno
nuotare senza freni,
nel regno di Nettuno
pedalare come treni.
   Trentadue seguirà
tra giardino e orto,
liquirizia fiorirà
latrice di conforto.
Trentatré a volare
serbando l' ali ai piedi
e tornare a sognare
io lord e tu milady.
   Trentaquattro rintocchi
di campane a festa,
ubriaco dei tuoi occhi
col cuore e con la testa.
   Trentacinque colori
contati come anni,
più gioie che dolori
più feste che malanni.
   Trentasei brillanti
ricorrenze gioiose,
dentro a zucche giganti
e principi di artrosi.
   Trentasette verranno
veloci come il vento,
in giostra condurranno
il mio amore contento.
   E saranno trentotto
seguitando la festa,
tra un dolce ed un risotto
gelato e pasta al pesto.
   Trentanove alla conta
sbucheranno in un lampo,
disegnando un' impronta
di gioia a pieno campo.
   Con i  quaranta infine
sarà appena l' inizio,
la linea di confine
d' un lungo sodalizio...
 
Genova, 18 febbraio 2012