Smarrimento del bosco (*)
 
Quello che era l' Appennino o quel che ne resta,
là dove il bosco si fa foresta,
dove il pino marittimo stramazza sul sentiero
e l' erica arborea si fa albero davvero,
la cammino silenzioso sul far del mattino
ed il mio passo si fa di nuovo bambino
e riscopro l' incenso che sbava dai tronchi
di questi alberi di pino feriti e monchi.
L' umore si fa tetro e fatico a ricordare
quel verde gentile dei cespi di ginepro
e il roteare delle magnanine sul rosso dei corbezzoli,
con i fiori penduli colore dei capezzoli.
Il sentiero svanisce
in questa macchia vorace,
il mio cuore si smarrisce
in una natura che tace.
 
Fontona, 20 gennaio 2019

(*) Pubblicata in AA.VV. I poeti di Ponte Vecchio, Vol. 8, 2025, DANTEBUS

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