- Si fa presto a dire straniero
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- Quello sguardo rasente sui muri
- quegli stracci che nettano vetri
- in un cielo di stelle mal note.
- L'illusione di forza e potenza
- coltivata nel gruppo dei pari
- che soddisfa e produce violenza.
- Dentro a fondi affollati di vite
- dove i turni succedono grevi
- per il riposo di bestie ferite.
- Si fa presto a dire straniero
- per un figlio di terra smarrita
- cittadino del mondo intero.
- Questo prossimo sempre più ignoto
- che inventa conflitti sul niente
- lo sguardo ormai perso nel vuoto.
- Quanti figli uccisi da madri
- quante madri uccise da figli
- e famiglie prive di padri.
- Se lo stupro
è poi condiviso
- se ha successo e va sulla rete
- se agli amici strappa un sorriso.
- Si fa presto a dire straniero
- per un figlio di famiglia smarrita
- cittadino del mondo intero.
- Questo incubo del troppo noto
- sotto casa
è la nuova frontiera
- il mio sogno aspira all'ignoto.
- Danzerò con questo straniero
- cittadino dai mille colori
- profeta di un mondo più vero.
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- Genova, gennaio 2007
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Terzo premio al Concorso
Poesia dell'anno - I Valori della pace e solidarietaà 2013-VI
edizione - QUARTU S. ELENA
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