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Protezionista
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- I primi anni settanta
- arrancano a fatica,
- lidea di rivoluzione
- radicata alla vostra vita,
- il mito sessantottino
- una tragica illusione
- che si illude di rinnovarsi
- nei moti di Danzica e Stettino.
- Pochi cani sciolti
- di quel sessantotto
- si accorgono per tempo
- che il giocattolo si
e' rotto.
- Le prime piogge acide
- versate sui nostri cuori
- le fughe radioattive
- la morte senza odore,
- le stragi di migratori
- il buco nellozono
- apre come una voragine
- nelle nostre vite in abbandono.
- E poi allimprovviso
- la sveglia da turnisti,
- lo zaino straccolmo,
- le fughe di casa
- in gara con lalba,
- il bosco sorretto da faggi
- che si fa cattedrale,
- ogni ombra ci sfiora la pelle,
- ogni segno di vita
- ci traccia tatuaggi sullanima,
- ogni lotta divampa in un fuoco
- ogni fuoco diviene piu' sacro
- e purifica e arde
- e quel fiume travolge
- ogni lento fluire
- mentre ancora masse coscienti
- si crogiolano
- al sol dellavvenire.
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- Genova, novembre 2005
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