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Con la polvere e sabbia
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che già danza nel vento
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ed estingue la rabbia
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di quel tempo a rilento
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il mio sguardo smarrito
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dentro al lampo di un nulla
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ormai affoga pentito
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in un sogno da culla.
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Ora aspetto da ore
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lo sputar di guanaco
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e respiro l’odore
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di un deserto opaco.
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Sono sceso in pampa
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per fuggire alla vita
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ma in quest’aria divampa
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una terra fiorita
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da folle solitarie
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di quei greggi padroni
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di sterminate aree
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in tutte le stagioni.
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Spazio senza confini
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smarrisce l’orizzonte
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sognando cavallini
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che scendono dal monte.
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La vita immaginaria
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di questa terra ignota
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che uccise in solitaria
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il popolo patriota
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di cui rimane solo
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un ricordo sfumato
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ormai smarrito in volo
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nel deserto blindato.
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Chalten, novembre 2023