Agostino Barletta..................................................POESIE
Pietre di Gallura (*)
 
Vi rivedo,
ombre che sfidano il sole
sogni improbabili di pietre incantate
contorte, gigantesche, incombenti
raduni di fate possedute dai venti.
Tutti questi anni passati
svaniscono nei vostri eterni trascorsi,
i miei occhi che ieri vi sfiorarono appena
oggi vi osservano affranti,
ignare del tempo che passa
come giovani amanti.
Misteriosi, inquietanti fantasmi
della mia prima Sardegna:
l'esplosione di una fresca coscienza
l'entusiasmo di un rinnovato impegno
verso una natura madre e degna.
La febbre della scoperta
la condivisione esaltante
la lotta immediata e aperta.
Quel profumo di mirto in fiore
quelle regioni dai nomi tonanti
Marghine Baronia e Logudoro
luoghi di scoperta per cavalieri erranti,
dai pastori agli avvoltoi
pretesto di preziosi incontri
parchi di parole
carichi di sentimenti.
E la sembianza di quelle pietre morte
si cambio' in poco tempo
in un'esperienza piena e forte,
quella Sardegna ardente
come ferro infocato
che incise per sempre
il nostro destino militante.
 
Sardegna, luglio 2006
(*) Premio speciale della Giuria al Concorso Il Sublime, Sez.A-2020