Pianosa languida sposa (*)
 
   La luce s’ insinua
nelle pieghe della pelle,
il sole minaccia
ogni traccia d’ ombra,
lo sguardo accarezza
due sagome snelle.
   Ritto come uno sposo
che omaggia la sua sposa
si erge il Montecristo
di fronte alla Pianosa
e adagia la sua ombra
sulla piana misteriosa.
   Mentre la barca s’avvicina,
tale placida signora,
che sotto questo sole
da sempre si scolora,
svela i suoi segreti rari
a noi visitatori ignari.
   Tracce di vita e di prigioni,
storie d’agricoltura,
miscuglio di salino
che corrode finestre e mura
e abbandona la battaglia
contro i rovi padroni.
   Nel sentiero verso il faro
le suole dei miei scarponi
ritrovano il canto raro
della sterpazzola nei cespuglioni.
Al richiamo della pernice
risponde immediata la cornacchia
e la mente si smarrisce 
all’improvviso nella macchia.
   Sotto l’ombra folta
del pino d’ aleppo incombente
il ginepro fenicio in rivolta
riconquista il suo ambiente.
   Mentre si combatte
questa battaglia silenziosa,
placida e lenta scorre
la vita di Pianosa
e, giorno dopo giorno,
prevarrà natura sul cemento
e risorgerà  quello che l’uomo
distrusse in un momento.
Pianosa, 2 giugno 2014
(*) Pubblicata in: AA.VV., Antologia del Concorso "Luna Nera" - Mosaici-Chimere quotidiane, LUNA NERA, 2017