Piani di Praglia
 
   Magiche rocce perenni
tra ombre di pino nero,
sopravissuto ai decenni,
ma sempre ancora straniero.
Mare di prati ondulati
ormai orfani di gregge
tra  succiacapre affamati
sfarfallanti senza legge.
   Spio i tuoi passi sinceri
in un silenzio rotondo
preso dai mille pensieri
su cui ho eretto il mio mondo.
   Ora t’ involi leggera
sopra la nebbia che sale
scopri la vita com’era
volando all’ombra del sole.
Giri guardandoti intorno
l’occhio sperduto sul mare
in viaggio senza  ritorno
fin dove il Monte compare.
Scordi la bianca catena
che ricca di neve e sole
ti scorre dietro la schiena
donando magia al colore.
   E’ Genova da vicino
che ci osserva con timore
ché il Monte di Portofino
vigila sul suo onore.
 
Piani di Praglia, 10 novembre 2020