Natali ad Annecy

   Trasuda di pioggia il lago,

quasi deserte le strade

la folla é ricordo vago,

pure le memorie rade

si celano silenziose

sotto le oscure arcate,

risalgono giudiziose

gradini di scale antiche,

osano le nubi spesse

duellare con la montagna

placida ed invincibile.

   Risaliamo verso il cielo,

gravidi di neve i faggi

rivelan magia del gelo,

E rimarrà fatata

d' Annecy la lunga spiaggia,

come il giorno incantato

in cui germogliò Demetra

e fu forse la cometa

alta sul campo di grano,

a sollecitare i  Magi

ad affrettare il passo

che la neonata strillava

reclamando cibo e doni ?

   Quella magia continua,

ci riempie di nuovo ardore,

abbraccia mente e cuore,

sebbene lontananza

ci spinga ad ogni stagione

ad abbandonare la stanza

per ritrovare passione

in questo tuo sorriso

marcato fiordaliso.

 

Annecy, 12 dicembre