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Migratori
e migranti
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Lo spazio ristretto del vicolo,
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un' ombra guizza verso il cielo,
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accende i miei occhi quel volo
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il dubbio arde in quel lampo
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ma l' ombra rimane un mistero.
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Perduto il senso del
tempo,
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abbandonato alla fresca
corrente,
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chiudo gli occhi sullo stradone
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veleggiando verso il cielo,
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persa la mente nel sole,
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carichi di foglie i faggi,
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liberi dalla magia del gelo.
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Vagheggio
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migratori e migranti
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che s' involano assieme,
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trasportati dalle ali,
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trascinati dai sogni,
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mentre si rincorrono vicini,
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i primi in faccia al sole,
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gli altri clandestini.
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Inseguono le loro ombre
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nel cielo d'
aprile,
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una rotta in comune
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le sorti divise:
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riposano sopra le vele
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migratori volanti
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prima del volo finale;
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affondano nelle stive
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popoli migranti
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vagheggiando le rive.
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Il seguito è mistero:
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ombre su un cielo nero...
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GE, Stradone S.
Agostino, aprile 2020
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