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Tornavi
dal lavoro nei campi
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quando
quello sguardo rosso ardente
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rischiarò
il tuo cuore d’un lampo
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e
l’accese d’un fuoco bollente.
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La prima Gemma di primavera
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era
apparsa fuori all’improvviso,
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alla luce
rossa della sera
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con gli
occhi splendenti d’un sorriso.
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Sorrisero altre gemme dai peschi
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e la sera
s’inondò di profumi,
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i narcisi
riempirono i cesti,
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gli
stoppini s’acceser nei lumi..
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Ma per te altra Gemma non c’era
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se non
quella nata in paese
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che
parlava con voce sincera
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e
sognava, ma senza pretese.
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Quei sogni seminati in comune
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non
spuntaron dall’erba del prato,
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trascorsero solo poche lune
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e vinse
la violenza del fato.
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Non c’è gioia che batte la sorte
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in questa
terra infetta e malata
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mentre tu
transitavi alla morte,
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per Gemma
fu una vita negata.
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Fontona,
aprile 2019