Figlie
 
   Così vicine ieri
a scovar giochi nuovi,
ubriache di giorni veri,
a rubar more ai rovi.
   Insieme intorno al fuoco
cerchi di amici veri
con fumo e fiamme in gioco,
sembrava proprio ieri.
   La vita quotidiana,
pausa tra due partenze,
breve riposo in tana
e inizia altra sequenza.
   Oggi così lontane
perse tra la pianura
e le montagne vane.
   Distanza tanto oscura
si stende sui ricordi,
li riempie dei colori
scintillanti dei fiordi,
sempre vivi e sonori
dei passi sui sentieri,
delle voci squillanti
che impregnano i pensieri,
li serbano brillanti,
vivi di desideri
negli anni, ormai tanti,
volati così leggeri
gustati tutti quanti.
   Non sarà la distanza
a far la differenza
ma quel passo di danza,
ideato con irruenza
nel nostro cuore sazio,
quel ruzzolar dei giorni
senza pagare dazio
al fato disadorno,
burlando questo strazio
che ci divide ora,
beffando questo spazio
con una nuova aurora
ricca delle vostre risa,
sorridente signora
gaia da Monna Lisa.
 
Genova, maggio 2014