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Falegname mancato

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- Eri un falegname nato
- costretto a vendere legno tagliato,
- mi incuriosiva vederti segare,
- assai piu' mi affascinava
- poterti ascoltare,
- nella tua bottega di via Donghi,
- col perenne crocchio di clienti
- Polemica da vecchio toscano
- analisi da saggio compagno
- guarnita di letture varie,
- saporita vivanda mista
- di classici,
- curiosita' scientifiche
- e risonanze letterarie.
- Il tutto servito
- in un vortice affabulante
- a cui abbandonarsi
- come bambini sulla giostra
- in groppa a variopinti cavallini.
- E la battuta ad effetto
- mai scontata ne' greve,
- sostenuta
- da argomenti concreti,
- da pensieri sottili e lievi.
- Quella polvere di segatura
- quell odore di legno
- risvegliano ricordi
- di infuocate discussioni
- giudizi fulminanti
- e mai sopite passioni
- che hanno nutrito
- una generazione curiosa,
- incerta
- tra la conquista del pane
- e il fragranza della rosa.
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Genova, luglio 2003
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