Le poesie di Agostino Barletta
Cicale e formiche
 
   Ci fu un tempo
in cui rincorrevo le cicale,
la retina per farfalle
poggiata sulle spalle,
facevo un sogno anche da sveglio
di ripopolare quel giardino
che battezzammo l' Erba Voglio.
   Quell' estate i loro canti
invasero le orecchie
assordando bambini
mentre la ganascia succhiava
corteccia di biancospini.
   Ma assai breve fu la storia
e rapida fu la guerra
che alla fine dell' estate
se ne tornarono alla terra
a succhiare per quattr' anni
dolci radici, scarsi i danni.
   Ritornai a rincorrere cicale,
tra carpini e biancospini
mentre ripresero a succhiare
cavando cibo per formichine
e ritornarono a cantare
rintronando i piccolini.
   Ed ogni anno che vien luglio
il concerto si ripete:
una cicala per cespuglio
dolce linfa per formiche,
che il canto rende fichi
e può sfamare anche i nemici.
 
Genova, L' Erba Voglio, luglio 2015