- Cicale e formiche
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- Ci fu un tempo
- in cui rincorrevo le cicale,
- la retina per farfalle
- poggiata sulle spalle,
- facevo un sogno anche da sveglio
- di ripopolare quel giardino
- che battezzammo l' Erba Voglio.
- Quell' estate i loro canti
- invasero le orecchie
- assordando bambini
- mentre la ganascia succhiava
- corteccia di biancospini.
- Ma assai breve fu la storia
- e rapida fu la guerra
- che alla fine dell'
estate
- se ne tornarono alla terra
- a succhiare per quattr'
anni
- dolci radici, scarsi i danni.
- Ritornai a rincorrere cicale,
- tra carpini e biancospini
- mentre ripresero a succhiare
- cavando cibo per formichine
- e ritornarono a cantare
- rintronando i piccolini.
- Ed ogni anno che vien luglio
- il concerto si ripete:
- una cicala per cespuglio
- dolce linfa per formiche,
- che il canto rende fichi
- e può sfamare anche i nemici.
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- Genova,
L' Erba Voglio,
luglio 2015
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