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   Un cenno di luna soffusa a levante
appena rischiara
il dorso gibboso del Monte,
la prima lampara
ha gettato le reti
in un mare di marmo, (*)
una quieta indolenza
lentamente mi assale
e conquista le membra.
   Le  possenti pendici del Beigua
piantano fondamenta
nel mare di Voltri
e proteggono i paesi a ponente.
   Di abbracciare
mi illudo in un solo sguardo
il regno della mia gente,
quest’ orizzonte senza confini
che inquieta valligiani e contadini,
questa pace senza amanti
sconosciuta a pescatori e naviganti.
che confidenza hanno altrimenti
con fame, tragedie e stenti.
   Un lampo improvviso filtra
millenni di liguri esistenze,
sofferte e dolorose,
antichi fantasmi,
aleggianti sul mare,
tra sogno e veglia,
in un confuso leggero fluttuare.
 
Genova, novembre 2003
(*) Versi pubblicati in: PORTOFINO, il taccuino del monte, di L.Carcano, M. Calbi, ULTIMA SPIAGGIA, 2019