Le poesie di Agostino Barletta
Casa di Fontona (*)
 
   Cucina fumosa
che vive di focolare,
mentre nonno riposa,
fumando regolare
la pipa ormai spenta,
e porta dentro al sogno
il profumo della polenta,
risorsa della cena,
in fondo al pentolone
aggrappato alla catena.
   Casa è viva dal di fuori
come il fumo dal camino,
casa è gioco a nascondino
dentro l’ombra degli ulivi,
ricchi delle mani febbrili
di grandi e di piccini,
che riempiono cestini.
   Nel fresco del fondaco
si lascia annusare
un convegno di giare,
antiche matrone
odorose e ciccione.
   E la camera di nonna
con la tavola sospesa
carica di formaggi,
ornata di uva appesa
per addolcir le feste
sognando lieti viaggi.
  Verrà primavera
e in fondo alla stalla
i conigli nel panico,
rintanati nel morbido
della lana delle pecore,
s’ illudono ancora
di sfuggire alla sorte
in contorno d’olive.
   Casa è viva dal di fuori
e il naso per aria  
di un fiuto bambino
che porge gli onori
alla corte di odori
nell’ aia vicina.
   L’estate nel forno
trionfa di pane
e patate novelle
che s’immolano vive
compresa la pelle.
   Casa di Fontona,
vita in sordina
svanita con l’infanzia
in fondo alla cantina,
con l’ aroma di mosto
che sale potente
e invade a ogni costo
il corpo e la mente.
 
Fontona, febbraio 2014
 

(*) Terzo posto al Concorso Parole e immagini, MELLANA DI BOVES, 2020:

Cfr.:  http://festeggiamentimellana.blogspot.com/2020/07/verdetto-parole-ed-immagini-2020.html

Piacevoli rime si alternano in uno squisito ricordo della casa di Fontona tra giardini, profumi e ricordi in un piccolo villaggio del primo entroterra ligure.”