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Camargue
-
- Si smarrisce
lo sguardo
- tra
l’ondeggiare dei canneti
- e la danza
incessante
- di
fenicotteri,
- lieti
d’azzuffarsi in coro
- senza
interruzione
- e senza
decoro.
- Tra lo
schioccare dei becchi
- e lo zampettìo
nel fango,
- guizza
accecante
- il rosso delle
ali
- e, in un
lampo,
- il gruppo si
fa stormo
- offuscando il
sole sui canali.
-
In quelle ombre
- vaganti sulle
acque,
- ritroviamo
- la nostra
Camargue di sempre,
- quando la
gioventù
- galoppava
insieme a noi,
- sul dorso di
cavalli bianchi sorvegliati…
- da aironi
guardabuoi.
-
E quei ricordi,
- mescolati
dalle folate di maestrale,
- in questo
dicembre tiepido
- che torna a
scaldare il cuore,
- aggiungono
sapore al sale.
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Saintes-Marie-de-la-Mer, 2 dicembre 2019
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