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Cala di Luna
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Alle
spalle l' ombra
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appena
sufficiente,
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fruscio
vagamente monotono
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frescura
certa della mia sorgente
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sosta
e rifugio a lungo atteso
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ripetuto
sogno della mia mente.
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Seppure
placata ho la sete
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avido
ancora ti assaporo
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appieno
godo del tuo refrigerio
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ora
che spento si e' il bisogno
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saprai
appagare il mio desiderio
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e
quella sete tanto sofferta
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lontana ma sempre così vicina
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alimenta
un gioco di attesa certa
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in
cui mi tuffo ogni mattina.
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Di
fronte l'onda
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irregolare
e cangiante
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che
si scioglie nel vento
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come
frase scherzosa e divertente
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nell'alternarsi
lento del bagnasciuga
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questa
spuma candida e delicata
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raccolgo
nel cavo della mia mano
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e
gusto l'acqua amara e salata.
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Subisco
appena
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la
sottile sofferenza
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che
mi scorre sul palato,
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un
alone di convalescenza
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da
un male solo immaginato,
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in
questo mare evanescente
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in
cui tutto cambia ad ogni istante
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e
tutto resta uguale per sempre.
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Opposti
sapori del mio ritorno
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nella
sabbia docile di Cala di Luna
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che
calpestai forse un altro giorno
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e
i nostri mutamenti così diversi
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si
possono subire e immaginare
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senza
riuscire a tradurli in versi.
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Sardegna,
luglio 2006
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