Le poesie di Agostino Barletta
Cala di Luna
 
Alle spalle l' ombra
appena sufficiente,
fruscio vagamente monotono
frescura certa della mia sorgente
sosta e rifugio a lungo atteso
ripetuto sogno della mia mente.
Seppure placata ho la sete
avido ancora ti assaporo
appieno godo del tuo refrigerio
ora che spento si e' il bisogno
saprai appagare il mio desiderio
e quella sete tanto sofferta
ormai lontana ma sempre così vicina
alimenta un gioco di attesa certa
in cui mi tuffo ogni mattina.
 
Di fronte l'onda
irregolare e cangiante
che si scioglie nel vento
come frase scherzosa e divertente
nell'alternarsi lento del bagnasciuga
questa spuma candida e delicata
raccolgo nel cavo della mia mano
e gusto l'acqua amara e salata.
Subisco appena
la sottile sofferenza
che mi scorre sul palato,
un alone di convalescenza
da un male solo immaginato,
in questo mare evanescente
in cui tutto cambia ad ogni istante
e tutto resta uguale per sempre.
 
Opposti sapori del mio ritorno
nella sabbia docile di Cala di Luna
che calpestai forse un altro giorno
e i nostri mutamenti così diversi
si possono subire e immaginare
senza riuscire a tradurli in versi.
 
Sardegna, luglio 2006