Poesia psicomotoria (*)
 
   Quella palestra carica di colori
dove assaporammo insieme
la nostra prima poesia
spoglia di parole.
   Palestra colma di sole,
viva di corpi in movimento,
dove la magia psicomotoria         
pervadeva ogni momento,
dove ogni cambio di postura
raccontava la nostra storia.
   Quella poesia
plasmava i nostri visi
ed il ritmo dei sorrisi
si gingillava con la rivelazione
soave, ardente, decisa,
d' ogni lampo d' emozione,
genesi di una gioia condivisa.
   Quel ricordo s' attenua
ma non tace,
quel fuoco resta vivo
e, sotto la cenere,
arde una brace
che scalda ancora il nostro cuore,
in queste giornate brevi
del nostro febbraio in fiore.
 
Genova, 18 febbraio 2017
(*) Finalista, pubblicata in AA.VV., La mia prima volta", MONTEGRAPPA ED., 2018