Pianura
 
Che effetto fa
a noi gente d'Appennino
questa distesa di fili d'erba,
fogli di quaderni spalancati,
tra le Alpi e il Turchino ?
Che effetto ci fanno
questi spazi di cielo azzurrino,
che sommergono la pianura,
oceani privi di onde,
dilatati senza misura,
un momento il sole li cuoce,
affumica una terra arida e nuda
e la luce musica cruda,
subito dopo la nebbia
si chiude a serranda
e si offuscano i tuoi occhi sereni
in una fioca penombra.
Che effetto ci fanno
quei fossi diritti e precisi
con l'acqua che non sa dove andare,
i campi geometrici
disegnati fuori misura
per il miei deboli passi
che affondano in questa bordura ?
Cosa abbiamo in comune
con questa malinconia
che ci circonda al crepuscolo
quando si distende lunga
l'ombra dei pioppi neri
in certi boschetti aperti
privi di misteri ?
Ed presto nostalgia
delle nostre valli cupe,
dei torrenti scoscesi
da guadare,
saltando di pietra in pietra,
dove un sole forte e potente
scompare all' improvviso
dietro il crinale del monte,
inatteso imbrunire
senza tramonto,
una quiete matura
che lentamente assaporo
e riscopro il tenue chiarore
del tuo sguardo
che riprende a brillare
ora che il sole intento a fuggire
sul mare.

Paludi di Ostiglia, aprile 2004