Ombre e frutti d'autunno (*)
 
   Al sole senz'ombre di queste lande deserte
scrocchiano i cardi fioriti
sotto i passi di scarponi chiodati.
    Greti aridi di fiumi antichi,
ombreggiati da siepi giganti di fichi
carichi di frutti zucchero e miele,
in questo autunno di fiele
che morde amaro l'Andalusia
e inonda tutta la Spagna di questa follia.
    Ingialliscono i mandorli grondanti di bacche,
allargano languidi i gusci,
grandi labbra di amanti in calore
che si schiudono all'alito d'amore.
    Pendono dalle piante esauste di fatica
rossi melograni maturi,
slabbrati dal becco del rigogolo
in viaggio verso sud.
    Pere cotogne sogghignano pelose
e si  tingono di giallo
rassegnate alla pentola per divenir membrillo.
    Scorre la luce della luna
sulle corna delle capre ad una ad una
e facilmente le vaccina
contro il sole arido d' ogni mattina,
e caccia i caproni dalle idee contorte
che accecan la fortuna e credono alla sorte.
    Su questi frutti d'autunno millenari,
figli del lavoro e degni di fatica,
rifioriranno i cardi della fantasia
s'arricchirà ancora d'ombre
il sol d'Andalusia.
 
Andalusia, 30 settembre 2011
(*) Terzo Premio al  Concorso Nazionale Il Colombre Prima edizione - 2014
MOTIVAZIONE: La descrizione di paesaggi che diventano l’occasione per la pittura di stati d’animo è svolta dall’Autore con un gusto ben calibrato per l’evocatività, per il fonosimbolismo e per la musicalità delle parole. A volte ardue e petrose, ma sempre pensatissime, le rime del Barletta ci portano fin dentro il paesaggio dell’anima.