Agostino Barletta..................................................POESIE
La quercia che sussurra
 
Malinconica sughera
capace di fiorire
capace di figliare
di bisbigliare sobria
e imprigionare il vento
dimenando le fronde
in un cullare lento
come legno sulle onde.
Sai castigare il sole
che appiattisce il mondo
e insidia ogni mistero
celato in fondo alle ombre.
Calda corteccia morbida
aspro contrasto al tocco
vivo polmone turgido
vano pur come ciocco.
Porgi la guancia ai bimbi
a quelle mani tenere
che saggiano i graffi ruvidi
con solchi d' ogni genere,
vano conforto fragile
a questa tua solitudine
che sogna il Supramonte
dove sorelle immobili
sussurrano in moltitudini
e spiano mufloni fieri
in zuffa per una femmina,
dove caprai severi
vigilano sopra il gregge
e boschi millenari
sono rifugio e legge.
La sorte tua di sughera
che bisbiglia nel vento
sarebbe assai diversa
se questo silenzio arcano
potesse lenire appena
i nodi del tuo tormento.
Straniere le tue radici
alla tua terra madre
forestiera alla foresta
priva di un bosco padre
un poco ti consolano
corse di bimbe ignare
sorde ai tuoi bisbigli
ma capaci di volare.
 
Genova, dicembre 2006