- La morte dei monti
-
- Cresce il silenzio
- della gente dei monti,
- perduti bisbigli
- nelle pietre dei borghi,
- dove ogni sentiero era dura salita
- e la vita soltanto fatica,
- dove la fame era sordo dolore
- ora e' disfatta di antichi pudori,
- nella morte dei suoni
- sommersi da vani rumori,
- qui la memoria non e' piu' ricordo
- e mentre il freddo gela le stalle
- ogni cosa precipita a valle
- a nutrire una vita
- che scorre appiattita.
-
- Scivola a valle
- la gente dei monti
- e si spande nella grande pianura,
- si spengono le antiche voci
- mentre si piantano le ultime croci,
- l'inverno avanza in silenzio
- rinsaldato da siepi di rovi.
-
- Precipita a valle
- la gente dei monti
- si sparpaglia nella larga pianura
- non restan che grevi ricordi
- sfarinati negli antichi casali
- occupati da rari balordi
-
- E' piombata a valle
- la gente dei monti
- sperduta nella vasta pianura
- e, smarrita la via del ritorno,
- si misura con l'enorme sciagura
- mentre si estingue la luce del giorno
- in quelle lunghe ombre infinite
- ignote nei prati d'altura.
-
- Genova, gennaio 2009
-
|