Fame di acqua
 
   Vette di montagne senza neve
invase da un clima dolce e lieve
in cui vive solo un sole ingombro
che stimola l’amore per l’ombra.
   In attesa di un’acqua preziosa
aspettata da un prato goloso,
mentre i fiori male si schiudono
solo le ortiche ancora prudono.
Le mucche pascolano affamate
golose di erbe limitate.
   Grandi cime dalle rocce grigie
bucano un cielo di nubi bige
abitate da aquile assai rare
in cerca di prede da arraffare.
   Ogni goccia, sempre più preziosa,
ci fa sognare un mondo scomparso
che abbiamo svuotato d’ogni cosa
rendendolo ogni dì più riarso.
   Ingordi d’accrescere guadagno
e sordi ai bisogni di natura
negammo il valore d’uno stagno
bramando una terra arida e dura.
 
Levanto, settembre 2024