Le poesie di Agostino Barletta
Di nuovo contadino (*)
 
   Quarant' anni da cittadino,
scarpe lustre
sorrisi in mostra,
borsa di pelle
telefonino,
università decente
letture serie,
teatro ogni tanto
impiego fisso
buoni ristoranti,
cerchia di amici
fine settimana sulla neve
circuiti in bici.
  E shopping
e stretching
e jogging.
    E notti bianche
e occhi stanchi
e far palanche.
   E treni in corsa
e giochi in borsa
e stretto nella morsa.
   E aumentare il reddito
e comprare a credito
e se poi eredito ?
   Infine un bel mattino
apro gli occhi
guardo indietro
di nuovo contadino.
   Piedi scalzi nel trifoglio
con l' acqua fresca alle caviglie
sbucciar fagioli nelle veglie,
latte di pecora ancora tiepido
fiato grosso sul sentiero ripido
e di nascosto a leggere l' Intrepido,
ulivi alla finestra sotto la luna
olive raccolte una ad una
olio ancora caldo con la schiuma,
aroma aspro del fieno steso
dolce acidulo del formaggio rappreso
lambire il soffitto nei sogni senza peso.
    Mettere assieme presente con passato
correre scalzo dentro e fuori il prato
vestire comodi nel corpo e nella mente
assaporare a fondo ogni breve istante
tra sonno e veglia in tutte le occasioni
gustare primavera nelle quattro stagioni.
 
Genova, gennaio 2007
       (*) Finalista al Concorso Fuori Casa, 2018,  pubblicata nell' Antologia Fuori Casa, MONTEGRAPPA ED., 2019