Le poesie di Agostino Barletta
Casa di Sassaia (*)
 
Sentinella di ricordi,
angolo nascosto
tra pietre pulite
e profumi di bosco.
Riascolto il suono 
dei tuoi ballatoi calpestati
dai passi ormai persi
di tanti antenati,
ritrovo gli odori
uguali e diversi
dei miei vecchi dispersi.
Macinini e credenze,
lumini contorti,
armadi e bauli profondi,
neri paioli di bronzo,
taglieri consunti,
moltitudine di oggetti silenti
che recano voci di vita e di stenti,
di anni trascorsi
sommando rosari di giorni
tra meste partenze
e lieti ritorni.
E gente composta
di soli migranti:
uomini nel mondo
e donne sui monti.
E rari ritrovi
nei giorni di festa,
con abiti nuovi
a goder quel che resta,
mettendo in comune
con grande fierezza
le magre risorse
ed una certezza
che, tra boschi e dirupi,
tempeste e alluvioni
sconvolgono valli
ma temono
tante minuscole pietre
serrate a milioni.
 
Sassaia, luglio 2002
(*) Finalista con pubblicazione nell'antologia: AA.VV., "La città dei poeti-terza edizione", LIBERO DI SCRIVERE, 2004