Le poesie di Agostino Barletta
Attese
 
Subire questa attesa senza confine
e, pur se la neve in Riviera
che a lungo si fa aspettare,
infine compare
per nutrire i sogni di ogni bambino,
subito marcia e pesante,
incubo del contadino,
incombe gli ulivi grondanti di frutto
e sette volte dovrà nevicare
quando infine conquista il Monte
e ogni camoglino ne tiene il conto
che solo allora potrà annunciare
primavera senza timori
senza gelate e senza dolori.
Questa mia attesa non avrà più fine
da quel dì che ti scorsi volare
giù dal balcone ornata di trine
e poco mi aiuta provare a contare
che anche i numeri non hanno fine.
 
Levanto, 6 gennaio 2005