Anticamera (*)
 
   Il ritmo della sveglia nella notte
guasta il silenzio nella stanza buia,
arranca il vento dietro le persiane
e tortura il pioppo orfano di foglie.
Novembre smarrito in fondo alle pozze,
smarrito il mio corpo fin dentro le ossa.
   Una vita ricca da fiume in piena,
gioie e dolori mischiati a puntino,
nuvole e albori di un cielo turchino.
Giorni stipati di sapori vivaci,
di cenere ardente, di fiamme e di braci.
L' acqua che scorre nel fiume vicino:
bere, giocare e tuffarsi al mattino,
volo serale di gruccioni dorati
nota corale del vespro sui prati.
   L' appena vissuto di colpo passato,
intenso, profondo, a lungo goduto
affonda brusco come istante sparuto.
   Ansia incombente d' incerto domani,
tela che offusca pensieri lontani,
diviene vitale gustare il sapore
di sole e di ombre di ogni colore
dell' ora, dell' oggi istanti preziosi,
nel soffio leggero di erbe odorose,
anticamera di fine serena
agognata foce d' un fiume in piena.
 
Genova, ottobre 2013
(*) Segnalazione della giuria nel XII Concorso Fiori d'inverno, LIVORNO, 2016